Ricevo a San Marino su appuntamento.
Contattatemi attraverso il mio numero di telefono
347 7321329 oppure attraverso la seguente e-mail [email protected]
per un primo contatto o per fissare un appuntamento.
Lavoro da circa undici anni in ambito clinico, ambulatorio privato e strutture comunitarie. Offro consulenze e percorsi psicoterapeutici individuali, di coppia, familiari e di gruppo.
Al centro del mio modo di lavorare pongo la relazione che si instaura con la persona o la famiglia che chiede aiuto, ritenendo di ritrovare nella relazione terapeuta-cliente riflessi delle difficoltà per le quali la persona chiede aiuto e, allo stesso tempo, le risorse per definirle ed affrontarle.
Con colleghi di formazione analoga ho costituito una equipe di lavoro con incontri periodici per la supervisione dei casi. Mi avvalgo della stretta collaborazione di un collega anche per lavorare in co-terapia con le famiglie ed i gruppi.
Con questa equipe formata da colleghi psicoterapeuti, medici e naturopati, abbiamo fondato il Centro per le Famiglie che fornisce servizi di consulenza e terapia psicologica, formazione.
Seguiamo gruppi di vario genere (coppie, genitori, genitori adottivi...) finalizzati al confronto, emersione ed elaborazione di vissuti, sostegno reciproco e crescita personale. Mi occupo di supervisione di equipe di operatori che operano in ambito socio-educativo (comunità terapeutiche e socio-educative per persone con varie tipologie di disagio), con gli stessi principi epistemologici e metodologie di lavoro sistemiche e relazionali.
Il lavoro di educatori in ambito socio-educativo può comportare un notevole coinvolgimento ed investimento di risorse emotive.
Un buon risultato educativo, riabilitativo o di sostegno passa necessariamente per una buona relazione, oltre che per le competenze professionali.
E' molto importante avere momenti di riflessione e confronto che permettano a chi opera in questo settore di far emergere i vissuti personali e raggiungere la consapevolezza anche di come essi agiscono nell'operato quotidiano, nel rapporto sia con le persone cui è destinato l'intervento, sia con i colleghi e con altre figure interne o esterne all'organizzazione nella quale si lavora.
Il lavoro della supervisione, dunque, permette, a seconda delle esigenze espresse dai componenti dell'equipe, di operare a più livelli sistemici di relazione: nel rapporto con l'utenza; nella relazione fra colleghi e con i propri superiori; nella gestione della relazione con le famiglie e con i committenti (per esempio il servizio pubblico inviante).
Il lavoro prende spunto di volta in volta da elementi avvertiti come importanti da chiunque componga il gruppo di lavoro e vengono poi messi in relazione alla percezione che l'equipe o ogni singolo membro ha di quel problema.
La consapevolezza delle proprie emozioni e vissuti, delle aspettative reciproche non sempre apertamente espresse permette di comprendere più a fondo le dinamiche relazionali che si instaurano, ponendo le basi di un miglioramento della relazione con i colleghi.
La capacità di ognuno di osservare l'immagine di sé che il gruppo può restituire nel confronto aperto, consente di mettere meglio a disposizione del gruppo e di se stessi le risorse (individuali e di gruppo) e di ottimizzare le qualità che ognuno esprime.
Da dieci anni circa mi occupo di disturbi anche gravi che segnano profondamente la vita familiare delle persone direttamente colpite: ho coordinato una struttura residenziale che ospita persone con disagi psico-sociali e collaboro con le varie figure professionali che si occupano dei loro percorsi riabilitativi (psichiatri, assistenti sociali, educatori).
Attualmente svolgo la mia attività anche presso la Comunità San Maurizio per tossicodipendenti e pazienti in doppia diagnosi (disturbi psichiatrici associati a problemi di tossicodipendenza), a Borghi (FC). Mi occupo di terapia individuale e di gruppo.
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Lavoro da circa undici anni in ambito clinico, ambulatorio privato e strutture comunitarie. Offro consulenze e percorsi psicoterapeutici individuali, di coppia, familiari e di gruppo.
Al centro del mio modo di lavorare pongo la relazione che si instaura con la persona o la famiglia che chiede aiuto, ritenendo di ritrovare nella relazione terapeuta-cliente riflessi delle difficoltà per le quali la persona chiede aiuto e, allo stesso tempo, le risorse per definirle ed affrontarle.
Con colleghi di formazione analoga ho costituito una equipe di lavoro con incontri periodici per la supervisione dei casi. Mi avvalgo della stretta collaborazione di un collega anche per lavorare in co-terapia con le famiglie ed i gruppi.
Con questa equipe formata da colleghi psicoterapeuti, medici e naturopati, abbiamo fondato il Centro per le Famiglie che fornisce servizi di consulenza e terapia psicologica, formazione.
Seguiamo gruppi di vario genere (coppie, genitori, genitori adottivi...) finalizzati al confronto, emersione ed elaborazione di vissuti, sostegno reciproco e crescita personale. Mi occupo di supervisione di equipe di operatori che operano in ambito socio-educativo (comunità terapeutiche e socio-educative per persone con varie tipologie di disagio), con gli stessi principi epistemologici e metodologie di lavoro sistemiche e relazionali.
Il lavoro di educatori in ambito socio-educativo può comportare un notevole coinvolgimento ed investimento di risorse emotive.
Un buon risultato educativo, riabilitativo o di sostegno passa necessariamente per una buona relazione, oltre che per le competenze professionali.
E' molto importante avere momenti di riflessione e confronto che permettano a chi opera in questo settore di far emergere i vissuti personali e raggiungere la consapevolezza anche di come essi agiscono nell'operato quotidiano, nel rapporto sia con le persone cui è destinato l'intervento, sia con i colleghi e con altre figure interne o esterne all'organizzazione nella quale si lavora.
Il lavoro della supervisione, dunque, permette, a seconda delle esigenze espresse dai componenti dell'equipe, di operare a più livelli sistemici di relazione: nel rapporto con l'utenza; nella relazione fra colleghi e con i propri superiori; nella gestione della relazione con le famiglie e con i committenti (per esempio il servizio pubblico inviante).
Il lavoro prende spunto di volta in volta da elementi avvertiti come importanti da chiunque componga il gruppo di lavoro e vengono poi messi in relazione alla percezione che l'equipe o ogni singolo membro ha di quel problema.
La consapevolezza delle proprie emozioni e vissuti, delle aspettative reciproche non sempre apertamente espresse permette di comprendere più a fondo le dinamiche relazionali che si instaurano, ponendo le basi di un miglioramento della relazione con i colleghi.
La capacità di ognuno di osservare l'immagine di sé che il gruppo può restituire nel confronto aperto, consente di mettere meglio a disposizione del gruppo e di se stessi le risorse (individuali e di gruppo) e di ottimizzare le qualità che ognuno esprime.
Da dieci anni circa mi occupo di disturbi anche gravi che segnano profondamente la vita familiare delle persone direttamente colpite: ho coordinato una struttura residenziale che ospita persone con disagi psico-sociali e collaboro con le varie figure professionali che si occupano dei loro percorsi riabilitativi (psichiatri, assistenti sociali, educatori).
Attualmente svolgo la mia attività anche presso la Comunità San Maurizio per tossicodipendenti e pazienti in doppia diagnosi (disturbi psichiatrici associati a problemi di tossicodipendenza), a Borghi (FC). Mi occupo di terapia individuale e di gruppo.